Lo Zen e l’arte dei fornelli

Quando chiedevo a mia nonna come si facesse un certo piatto lei regolarmente mi rispondeva:

“Si fa”.

Intendendo dire che si trattava di ricetta semplice e che quasi si “sarebbe fatta” da sola.

Ma per me, da ragazzo, quel “si fa” insieme alle indicazioni quasi alchimistiche delle dosi ed ai gesti esoterici per combinare gli ingredienti, rappresentava un mondo affascinante e misterioso.

Mi diceva: – Non pensare alla ricetta e alle dosi, ma concentrati e immagina il piatto finito. I gesti verranno spontanei e alla fine il piatto si compirà senza che te ne sia accorto.

Ora, a distanza di tanti anni e rivivendo quei gesti e quelle parole, ho più l’impressione di aver vissuto con un maestro Zen piuttosto che con una grande cuoca tosco-emiliana; ma penso che avesse ragione lei: dopo anni di esercizio quotidiano la sua cucina era diventata poesia e i gesti, ridotti all’essenziale, una forma d’arte che ora so apprezzare.

Chiedi chi erano i Beatles

In via XX Settembre c’era il traffico fumoso di sempre e il Mercato Orientale era quasi un’oasi felice di voci e grida che contrastavano con i motori degli autobus che ripartivano dalla fermata poco distante. Era un sabato, pomeriggio inoltrato ed essendo ormai “grande” avevo il compito di aiutare mia madre nelle compere al mercato. Non so come mai non siamo andati allo Statuto come di consueto, forse perché solo li avremmo trovato quello che serviva; lei alla ricerca e io trascinando  con finta disinvoltura una borsa gigantesca che usavamo solo in due occasioni: la spesa al mercato e il trasloco estivo verso la casa di campagna.

Beatles GenovaUsciamo dal mercato giusto in tempo per assistere al passaggio di un piccolo corteo di auto che tanti additavano eccitati; non tutti, i “vecchi” guardavano indifferenti la scena ma tutti i ragazzi intorno erano quasi esaltati, tanto che chiedo a mia madre cosa stia succedendo. Lei, cresciuta a Nilla Pizzi e Claudio Villa, con l’aria distaccata di chi sa ma non gliene importa nulla, mi dice: “Sono i Beatles, caro, vieni, su, non strisciare per terra quella borsa”. Ecco, questo è stato il mio incontro con i Beatles a Genova in un’età, la mia, a metà strada tra le canzoni d’infanzia e quelle “da grandi”, in cui ascoltavo sul giradischi di casa: Glen Miller, Pat Boone, Platters & C. Ma i Beatles sarebbero stata un’altra storia.

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